Sistemico relazionale
La terapia sistemica è nata dall’esigenza dei clinici di approfondire il rapporto esistente tra il disagio psicologico manifestato da un individuo e il sistema familiare a cui appartiene, cominciando a dare importanza alle relazioni esistenti tra i componenti di un sistema. Si è passati perciò dall’osservazione del singolo individuo portatore del problema alla famiglia “in toto”, non più considerata come sfondo dei problemi del singolo ma come luogo di relazioni all’interno del quale il sintomo trova un suo significato.
Nell’approccio sistemico la manifestazione di un sintomo viene interpretata come espressione di un disagio presente all’interno del nucleo familiare di cui l’individuo fa parte. Colui che manifesta il sintomo è considerato in questo approccio il “paziente designato” ed il sintomo rappresenta l’emergere di una difficoltà relazionale del sistema familiare in un particolare momento del proprio ciclo di vita.
Oggetto della terapia non è quindi il singolo individuo portatore del problema ma il sistema familiare cui esso appartiene.
La psicoterapia ha l’obiettivo di permettere al sistema familiare di comprendere come la storia delle relazioni familiari abbia portato a questa situazione di blocco e di sofferenza ed eventualmente alla manifestazione di un sintomo da parte di un componente del nucleo familiare.
Un ulteriore obiettivo è quello di favorire una maggiore capacità di ascolto reciproco e la manifestazione dei bisogni personali da parte dei singoli componenti del sistema familiare, in modo da far emergere le risorse per la soluzione del problema e consentire il raggiungimento di un nuovo equilibrio caratterizzato da flessibilità, un’autentica vicinanza e dove sia garantito il benessere psicofisico di ciascun componente attraverso un processo di individuazione.
L’ottica sistemica consente di lavorare oltre che con la famiglia anche con la coppia ed il singolo individuo.
L’approccio sistemico trova le sue origini negli Stati Uniti negli anni ‘50 grazie ai contributi di varie discipline quali l’antropologia, la cibernetica e la sociologia orientate a studiare i sistemi e quanto la relazione e l’organizzazione familiare contribuiscano allo sviluppo della personalità. La Scuola di Palo Alto e il Mental Research Institute, con i loro maggiori esponenti (Gregory Bateson, Don D. Jackson, Jay Haley, Paul Watzlawick), furono i principali centri di sviluppo della terapia sistemica. La terapia sistemica si è molto diffusa in Europa durante gli anni ’80 ed In Italia è nata e si è sviluppata una delle più importanti tradizioni di ricerca sistemica i cui nomi più significativi sono Gianfranco Cecchin, Luigi Boscolo e Mara Selvini Palazzoli.
La psicoterapia ad indirizzo sistemico-relazionale si è molto diffusa in Italia e in Europa durante gli anni ottanta, in modo particolare nei servizi di salute pubblica, nel campo della patologia psichiatrica adulti, nella neuro-psichiatria infantile, nel campo delle tossicodipendenze e negli ultimi anni anche nelle problematiche che riguardano la separazione-divorzi e nelle problematiche scolastiche; inoltre nell’ambito della psicologia del lavoro ha trovato importanti e significative applicazioni.