Gestione dello stress
Storie di quotidiana “follia…”
Bernardo: – Ciao Antonio,come va?
Antonio: – È uno STRESS continuo!
Bernardo: – Come mai?
Antonio: – Ho un mucchio di cose da fare che, nonostante mi agiti molto e sia sempre di corsa, non riesco mai a portare a termine.
Pensa che non ho neppure il tempo di pranzare, all’una o alle due magari alle tre un panino al bar dell’angolo una birra e via ancora al lavoro.
Il telefono che suona, l’articolo che non arriva in tempo, il capo che rompe, la tipografia che sbaglia, non ne posso proprio più (si accende un’altra sigaretta che neppure si accorge di fumare).
E poi tutto il tempo per venire e tornare, il traffico che è impossibile, la trovata del centro chiuso ma poi passano tutti i raccomandati il posteggio… C… il vigile (si precipita fuori per impedire che ancora una volta gli rimuovano la macchina. Torna affannato e si fa un caffé).
E quando arrivo a casa le lamentele della moglie, le liti tra i bambini, i compiti, la scuola, i soldi… e poi ho fame e mi abbuffo sul cibo, trangugio in un momento colazione, pasto e cena; si perché mica faccio colazione al mattino perché ho la bocca che è uno schifo, non mi andrebbe giù nulla.
Ma poi dove lo troverei il tempo, mi sveglio all’ultimo momento, si perché anche la notte è un disastro, non mi addormento mai, ho in testa tutti i problemi della giornata che continuo a rimuginare, una sigaretta dopo l’altra, perché fumo anche a letto e Maria brontola e si irrita, dice che manca l’aria che non si respira, ma poi si addormenta e russa, anche, mentre io continuo a rivoltolarmi, ad alzarmi, sino a quando mi decido a prendere la pastiglia, ed alla mattina faccio una fatica boia ad alzarmi e sono come uno straccio.
Spesso poi mi gira anche la testa, deve essere la pressione, mi sono fatto vedere mi hanno detto che ho la minima un po’ elevata e dovrei prendere, sempre, mi hanno raccomandato, tre diverse pastiglie al giorno, ma io mi dimentico, che dovrei mangiare con poco sale, pensa te, vivo di panini e dovrei stare attento a quanto sale ci mettono figurati.
Comunque l’unica cosa che riesco a buttar giù la mattina è il caffè e accendendo la prima sigaretta. Poi magari ci scappa anche un cornetto, mentre scorro il giornale…”
Vi riconoscete in questi comportamenti? In caso affermativo, ci sono tutti i presupposti per affermare che siete stressati.
Ma qual è l’esatto significato della parola STRESS?
Lo stress è una reazione adattativa e difensiva, una necessità fondamentale dell’essere biologico per il suo corretto funzionamento.
Scriveva Selye “La completa libertà dallo stress è la morte. Contrariamente a quanto si pensa di solito, noi non dobbiamo, ed in realtà non possiamo, evitare lo stress, ma possiamo andargli incontro in modo efficace traendone vantaggio, imparando di più sui suoi meccanismi, ed adattando adesso la nostra filosofia dell’esistenza” .
Stress positivo e stress negativo
Affermazione questa che è alla base della differenziazione tra livelli di stress positivo (eu-stress- risposta fisiologica) e stress negativo (dis-stress risposta patologica).
Da cosa dipende la risposta allo stress
Cosa accade quando si attiva una risposta da stress?
Fase 1: ALLARME
• Aumenta la tensione muscolare, il livello di adrenalina nel sangue, il ritmo respiratorio, il battito cardiaco, la pressione sanguigna, la sudorazione, la liberazione di adrenalina e cortisolo
• Diminuisce la salivazione
Fase 2: RESISTENZA
Il corpo si adatta a vivere nello stress come fosse una condizione “normale” ma progressivamente si impoveriscono le riserve fisiologiche dell’organismo:
• ritmo cardiaco accelerato, muscoli scheletrici tesi, anche dopo aver superato le difficoltà contingenti
• Danneggiamento al timo, annullando l’efficacia di milioni di linfociti B e T
• Indebolimento o la temporanea inefficacia delle funzioni immunitarie
• Sovrapproduzione di cortisolo
Si diventa stress dipendenti
Fase 3: ESAURIMENTO
• Rapida diminuzione degli ormoni surrenalici
• Azione depressiva che inverte i processi organici delle reazioni da stress per riportare l’organismo alla funzionalità normale.
• L’effetto stimolante del sistema nervoso simpatico viene sostituito da quello “calmante” del parasimpatico
Quali sono i sintomi da stress?
Fisici
– Difficoltà a dormire
– Risposta d’allerta esagerata
– Agitazione/irrequietezza
– Nausea
– Dolori persistenti e sofferenza
– Tensione muscolare
– Vertigine
– Affaticamento
– Etc.
Emotivi
– Ansia/paura/panico
– Rabbia
– Depressione
– Colpa
– Vergogna
– Sentimenti di sfiducia
– Senso di impotenza
– Etc.
Comportamentali
– Ritiro sociale
– Evitamento
– Aumento conflitti interpersonali
– Scoppi d’ira
– Incremento utilizzo di comportamenti di controllo
– Impulsività
– Reazioni eccessive o minime
– Cambiamento nel modo di mangiare/bere
– Etc.
Cognitivi
– Disfunzioni mnestiche
– Difficoltà di concentrazione
– Difficoltà nel problem solving
– Diminuzione capacità attentive
– Disorientamento
– Autocolpevolizzazione e valutazioni negative
– Pensieri disturbanti ricorrenti
– Etc.
Stress e Sistema lmmunitario
Bartrop et al. (1977) hanno dimostrato che uno stressor psicologico (quale ad esempio la reazione di lutto) può creare, una netta e significativa alterazione funzionale dei linfociti T.
La riduzione della risposta immunitaria all’azione degli stressors può provocare una diminuzione della capacità di reagire ai vi¬rus (Jensen e Rasmussen, 1963) e della resistenza che l’organismo op¬pone nei confronti di malattie gravi, quali i tumori (Henry et al. 1975; Newberry e al. 1972).
Si tratta comunque, al momento di studi pilota e come tali questi vanno considerati.
Stress e modificazioni endocrine
Benché gli individui esaminati abbiano fatto registrare delle ampie differenze di risposta allo stressor, probabilmente in rapporto a fattori di personalità, di emotità, a una diversa valutazione degli stressor ecc… si può ormai considerare appurato che gli stressor producono variazioni sui tassi ormonali quali:
– innalzamento dei livelli di prolattina, sia negli animali (Brown e Martin, 974), sia nell’uomo (Noel et al., 1972)
– riduzione dei tassi di testosterone sia a livelli plasmatici sia urinari (Mason, 975;Rose, 969)
– elevazioni dell’ormone somatotropo-GH (Brown e Heninger, 1975);
– aumento dei valori dei tassi plasmatici di 17-0H-corticosteroidi, quindi del cortisolo (Poe et al., 1970; Wolff et al., 1964);
– attivazione catecolaminica (Levi, 1970; Schildkrant. e Kety, 1967);
– elevazione del TSH e della tiroxina (Mason, op. cit.)
Stress e finalità adattative
Da quanto riportato risulta come da Selye in poi, sia pure attraverso prospettive diverse, lo stress sia stato costantemente considerato come una reazione difensiva ed adatta¬tiva dell’organismo a situazioni percepite co¬me minacciose o pericolose per la sopravvi¬venza individuale.
Ma ulteriori constatazioni sembrano avere evi¬denziato che la risposta di stress possa essere indotta anche da stimoli che apparentemente non appaiono correlati solo alla sopravvivenza e all’incolumità fisica dell’individuo.
Le os¬servazioni effettuate sembrano supportare l’idea che la risposta di stress possa essere indotta anche da stimoli connessi:
– alle funzioni riproduttive
– alle condizioni di attacca¬mento e perdita dell’individuo ad altri indi¬vidui della stessa specie
È stata così formulata l’ipotesi che lo stress abbia finalità adattative e difensive non solo per individuo, ma anche per la specie e del gruppo sociale.
Come agire sui sintomi da stress?
– Innanzi tutto dobbiamo FERMARCI per una migliore consapevolezza mente-corpo
– Considerare differenti punti di vista sulle situazioni, prospettive diverse di pensiero
– Intervenire sul corpo attraverso tecniche respiratorie, la meditazione, la mindfulness, le tecniche immaginative
In linea generale migliorare il nostro stile di vita, prendendoci cura di noi attraverso una sana alimentazione, una buona qualità e quantità di sonno, l’esercizio fisico, coltivando relazioni sociali.
Presso il Centro studi PIIEC e di psicoterapia EMDR vengono realizzati percorsi individuali e di gruppo che attraverso l’integrazione di modalità tecniche consentono di gestire lo stress e di raggiungere e mantenere il Ben Essere© personale.
È straordinario quanto risulta liberatorio sentirsi capaci di vedere che i nostri pensieri sono solo pensieri e non sono “noi” né la realtà […] la semplice azione di riconoscere i nostri pensieri come pensieri e basta può liberarci dalla realtà distorta che essi spesso creano e conferirci una maggiore lucidità e il senso di poter gestire meglio la nostra vita
Kabat-Zinn, trad it “Vivere momento per momento, Corbaccio, Milano, 2005