Psiconcologia e EMDR
Molti autori hanno messo in luce la presenza, prima della comparsa di una malattia, di eventi traumatici che incidono sull’equilibrio mente–corpo.
È infatti oramai comprovato che fattori quali lo stress e le situazioni ad alto impatto emotivo come i traumi, hanno influenza negativa sul sistema immunitario. Nel caso in cui queste esperienze non vengano elaborate, possono rimanere immagazzinate in memoria in un modo non funzionale causando stati di disagio, reazioni croniche e vulnerabilità psicofisica.
Il trattamento psicoterapico con l’EMDR nel cancro può essere definito come l’insieme degli interventi volti a ripristinare un equilibrio emotivo e relazionale in una persona malata e in difficoltà, ponendo il focus dell’ attenzione sia sul trauma cancro-correlato sia sugli eventi stressanti antecedenti l’insorgenza della patologia somatica.
In che modo la psicoterapia EMDR può essere utile in questi casi?
Grazie al metodo EMDR è possibile trattare i ricordi stressanti e traumatici antecedenti al cancro e del presente, in modo da rielaborare i relativi aspetti emotivi, cognitivi e corporei.
Questa elaborazione favorisce il rafforzamento delle risorse dei pazienti e la loro capacità di resilienza con conseguente beneficio sull’equilibrio psicofisico, miglioramento della qualità della vita delle persone, maggiore sicurezza e fiducia nel futuro.
Il modello PIIEC ha integrato nell’ ambito dei suoi strumenti di intervento il modello EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing, ovvero Desensibilizzazione attraverso i movimenti oculari) quale approccio complesso a ben strutturato che integra elementi derivanti da differenti orientamenti teorici, includendo l’ approccio cognitivo, comportamentale, psicodinamico, centrato sul paziente, ecc.
Pertanto l’ intervento sarà “cucito” (tailoring) integrando l’ approccio EMDR e le tecniche evidence based e gli strumenti più efficaci e compatibili per ogni caso specifico, aumentandone l’ efficacia.
In questo video la Dott.ssa Elisa Faretta illustra il metodo EMDR in un’intervista per Acto Onlus